52 posts
L’orologio in questione ha anche funzioni di sveglia e di sensore di temperatura.
Ho preso il kit di montaggio qui:
DIY 4 Digit LED Electronic Clock Kit Temperature Light Control Version
Ecco la scheda come si presenta all’inizio:
Iniziamo a saldare! Aggiungiamo tutte le resistenze:
Aggiungiamo i condensatori:
Aggiungiamo i transistor:
Aggiungiamo i socket e il porta batteria:
Aggiungiamo i tasti, il buzzer, il connettore per l’alimentazione e il sensore di temperatura. Inseriamo anche i circuiti integrati:
Giriamo la scheda e saldiamo i 4 display:
Montiamo il case e alimentiamo l’orologio: funziona!
Il tempo di saldatura dei componenti e di montaggio ha richiesto circa un’ora.
Raspberry Pi 2 appena arrivato!
Da più di un anno, ormai, se monitorate il vostro sito web con Google Analytics avrete notato un fastidiosissimo “(not provided)” tra le parole chiave nelle sorgenti di traffico. Ancor più fastidioso se la percentuale è molto alta ed è la prima parola chiave per numero di visite.
Ma cosa significa “(not provided)”?
Significa che Google non vuole fornirci le parole chiave che gli utenti del nostro sito hanno digitato per finire sul nostro sito.
Perché?
Perché tutti quei “(not provided)” sono in realtà gli utenti loggati in Google (Google+, Gmail, o qualunque altro servizio Google) che, effettuando una ricerca, sono finiti sul nostro sito. In pratica, se l’utente si logga, per esempio, su Gmail e nella stessa sessione effettuando una ricerca finisce nel nostro sito, non possiamo sapere cosa ha digitato per atterrarci.
Possiamo scoprire le parole chiave di “(not provided)”?
Sì e no. Nel senso che con il metodo seguente non riusciremmo a sapere le parole chiave ma le pagine di destinazione. Vediamo insieme come fare nel pannello di Google Analytics:
• andate su Amministrazione – Filtri;
• cliccate su “Nuovo Filtro”;
• inserite i seguenti parametri:
Termine della campagna: (.not provided.)
URI della richiesta: (.*)
Termine della campagna: np - $B1
• cliccate su Salva.
D’ora in poi tutti i visitatori loggati in Google non verranno buttati nel calderone del “(not provided)” ma divisi per pagine di destinazione. Certo, non è il massimo, ma sempre meglio che non sapere niente.
È appena stata rilasciata la versione 1.0 di Craft, il nuovo CMS di Pixel and Tonic. Ecco come installarlo:
Scaricare l’ultima versione di CRAFT da http://buildwithcraft.com ;
scompattare il pacchetto;
aprire il file Craft/craft/config/db.php con un text editor:
mettere su ‘server’ il nome del server del database;
mettere su ‘user’ il nome dell’user MySQL;
mettere su ‘password’ la password dell’user MySQL;
mettere su ‘database’ il nome del database.
Salvare il file db.php;
posizionare la cartella Craft/craft nella root del nostro sito web (nel livello più alto di public_html);
posizionare il contenuto della cartella Craft/public in public_html;
rinominare il file htaccess in .htaccess;
cancellare il file web.config;
settare i permessi di craft/storage a 777;
andare su miosito.com/admin dove miosito.com è l’indirizzo del vostro sito web;
se tutto è stato configurato bene, dovreste vedere l’installer di Craft:
create l’account di amministratore:
settate le impostazioni del sito:
cliccare su “Go to Craft” e sarete indirizzati al pannello di controllo.
Dove hai preso la protezione colorata per la raspberrypi ? Quanto ti è costata ? Tempo di consegna ? A breve penso che prenderò una raspberrypi quindi più informazioni mi dai meglio è. Grazie! :D
ciao! il case colorato l’ho trovato qui: http://www.pibow.com. Costo 17.95£ (ad, oggi, sui 22 euro, quando l’ho preso io 23,66 euro). Il mio tempo di consegna è stato abbastanza lungo (circa un mese), credo perché aspettano un tot di ordini prima di spedirli (sul sito c’è scritto “We aim to process and dispatch all orders within 3 weeks”). Il raspberrypi l’ho preso appena è uscito ed è fantastico, soprattutto come media centre.
Update: si trova anche qui, in più versioni: https://www.adafruit.com/index.php?main_page=adasearch&q=pibow
Secondo update: hanno fatto un nuovo sito, in cui sono disponibili più colori:
http://shop.pimoroni.com
HTML5 introduce nuovi tag semantici per classificare le varie sezioni di un sito web e permettere ai crawler di riconoscerli. Si tratta di:
Header: lo spazio in cui si trova il titolo della pagina, il menu di navigazione, il logo;
nav: il menu di navigazione;
section: sezione di un sito, in cui ordinare i vari articoli;
article: spazio in cui si trova l'articolo vero e proprio;
aside: spazio della pagina non legato alla pagina stessa, come la colonna laterale dei widget o dei banner pubblicitari;
footer: spazio in cui si trovano i dati del possessore del sito e altre informazioni di contatto.
Purtroppo le versioni di Internet Explorer precedenti al 9 non riconoscono tali tag e ci serve un workaround per ovviare a questo problema; si tratta del HTML5Shiv, uno script creato da Sjoerd Visscher (qui l'intera storia), che si carica prima della fine del tag </head> della nostra pagina:
<!--[if lt IE 9]> <script src="http://html5shiv.googlecode.com/svn/trunk/html5.js"></script> <![endif]-->
La stessa soluzione può essere ottenuta utilizzando Modernizr, una libreria che oltre a questo script implementa anche altre features.
Con questa guida potrete trasformare il vostro Raspberry Pi in un Media Center perfettamente funzionante per poter vedere i vostri film e telefilm sulla tv!
Innanzitutto procuratevi una scheda SD, che useremo per installare XBMC.
Se siete utenti Windows potete scaricare direttamente l'installer qui.
Se siete utenti Linux potete scaricare l'installer digitando su terminale
wget http://svn.stmlabs.com/svn/raspbmc/testing/installers/python/install.py
Se siete utenti Mac invece dovete digitare
curl -O http://svn.stmlabs.com/svn/raspbmc/testing/installers/python/install.py
In entrambi i casi dovete fornire i permessi necessari con
sudo chmod +x install.py
ed eseguirlo con
sudo ./install.py
Lo script vi chiederà dove installare XBMC, voi dovete scrivere la posizione della scheda SD. Se, per esempio, si trova in /dev/sdd, dovete scrivere sdd.
Per gli utenti Windows, dovete cliccare sul volume corrispondente alla vostra scheda SD.
Quando l'installer ha finito tutte le operazioni, vi troverete XBMC nella scheda SD. Smontatela e inseritela nel Raspberry Pi.
Connettete la tastiera, il mouse, il cavo LAN e infine il cavetto d'installazione per accenderlo:
A questo punto inizierà il processo d'installazione vero e proprio di XBMC, che durerà dai 20 ai 60 minuti in base alla vostra connessione internet. Non dovete far altro che seguire le istruzioni sullo schermo e aspettare.
Alla fine di tutto dovreste avere il vostro Media Center funzionante, con questa interfaccia:
Tra i vari settaggi c'è la possibilità di vedere le cartelle condivise, sia se avete un pc Windows o Linux (utilizzando Samba). In questo modo potete condividere le vostre cartelle di Film e Telefilm e vederli direttamente sulla tv. XBMC provvederà a scaricare automaticamente i titoli, la schede e le locandine dei film, come potete vedere nella foto qua sopra, e organizzarli per generi, attori, ecc.
Il player supporta i seguenti formati contenitore:
AVI, MPEG, WMV, ASF, FLV, MKV/MKA (Matroska), QuickTime, MP4, M4A, AAC, NUT, Ogg, OGM, RealMedia RAM/RM/RV/RA/RMVB, 3gp, VIVO, PVA, NuppelVideo(NUV), Nullsoft Streaming Video(NSV), Nullsoft Streaming Audio(NSA), FLI, FLC, DVR-MS e WTV
e video:
MPEG-1/2/4, DivX, XviD, H.264, RealMedia e QuickTime, HuffYUV, Indeo, MJPEG, RealVideo, RMVB, WMV, Cinepak, Sorenson
oltre che file sottotitoli, audio e immagini.
Insomma, non vi resta che provarlo!
Per installare e restare sempre aggiornati con l'ultimo driver NVIDIA basta seguire questa semplice procedura:
Aprire il terminale e digitare
sudo apt-add-repository ppa:ubuntu-x-swat/x-updates
per aggiungere i repository PPA. Successivamente aggiorniamo la lista dei pacchetti con
sudo apt-get update
e installiamo l'ultimo driver con
sudo apt-get install nvidia-current
È possibile che dopo degli aggiornamenti, al riavvio di Windows appaia la scritta "Configurazione aggiornamenti di Windows" e dopo un po'
"Impossibile configurare gli aggiornamenti di Windows. Annullamento delle modifiche. Arresto del sistema".
Se il pc si pianta e non è possibile andare avanti è possibile proseguire seguendo questa procedura:
Accedere nell'Hard Disk del sistema operativo con un cd live di Linux e cancellare i seguenti file: C:/Windows/winsxs/Pending.xml e C:/Windows/SoftwareDistribution;
Accedere al prompt dei comandi con un disco di avvio di Windows e digitare
net stop wuauserv
e in seguito
shutdown -r
per riavviare.
In questo modo si cancellano gli aggiornamenti e si arresta il servizio degli update automatici. A questo punto Windows si dovrebbe avviare normalmente.
Il mio secondo Raspberry Pi (sì, sono riuscita ad averne due) in un case trasparente!
Facebook ha di recente introdotto il diario, sia per le persone che per le pagine.
Di seguito le dimensioni esatte delle singole immagini:
Immagine del profilo:
Larghezza 180px
Altezza 180px
Copertina:
Larghezza 851px
Altezza 315px
Traguardo della pagina:
Larghezza 843px
Altezza 403px
Anche Google+ ha aggiornato il suo layout, ecco le dimensioni delle immagini:
Immagine del profilo:
Larghezza 250px
Altezza 250px
Copertina:
Larghezza 940px
Altezza 180px
Piastrelle:
Larghezza 110px
Altezza 110px
La Compagnia della Picca e del Moschetto di Novi Ligure (AL) durante la XXXVI Rievocazione Storica della Città di Palmanova (UD).
Scarsella riparata (Scattata con Instagram)
Se state creando un templare personalizzato per Wordpress 3, questi sono i comandi per abilitare il menu.
Inserire questo in function.php (consente la creazione di menu personalizzati dal pannello di admin):
add_theme_support( 'menus' );
e questo in header.php (o dove volete che sia visualizzato il menu):
<?php wp_nav_menu( array( 'sort_column' => 'menu_order', 'container_class' => 'menu-header' ) ); ?>
Questo è il menu di default. Se volete invece inserire un menu personalizzato inserite questo:
<?php wp_nav_menu( array('menu' => 'my_menu') ); ?>
dove my_menu è il nome che avete dato al menu personalizzato dal pannello di admin.
Lightbox è un plugin Javascript basato su jQuery che permette di visualizzare le immagini con un bell'effetto di overlay. Di default le immagini visualizzate con lightbox rimangono nella loro dimensione originale, il che potrebbe essere un problema per immagini troppo grandi, che superano la grandezza della finestra aperta.
Qui di seguito descriverò il metodo per impostare una larghezza di default per le nostre immagini, che si ridimensioneranno automaticamente.
In lightbox.css cambiare
#lightbox img{ width: auto; height: auto;}
in
#lightbox img{max-width: 800px;}
In lightbox.js cambiare
return _this.sizeContainer(preloader.width, preloader.height);
in
if
(preloader.width > 800)
{return _this.sizeContainer(800, preloader.height/(preloader.width/800));}
else
{return _this.sizeContainer(preloader.width, preloader.height);}
(nella versione 2.51 si trova alla riga 205)
Nell'esempio ho messo 800px ma potete usare la dimensione che volete. Nello specifico ho impostato nel css la dimensione dell'immagine, nel js la dimensione del riquadro intorno; se la larghezza è inferiore a 800px, l'immagine non verrà ridimensionata ma verrà visualizzata alla sua dimensione originale.
Questo esempio funziona per l'ultima versione in cui scrivo, la 2.51
Aprire il terminale
digitare su terminale
defaults write com.apple.finder AppleShowAllFiles -bool true
riavviare il Finder tenendo premuto ctrl e alt, cliccare sull'icona del Finder e scegliere l'opzione Riapri. Funziona anche tenendo premuto alt e tasto destro del mouse.
per nascondere di nuovo i file e le cartelle nascoste aprire il terminale e digitare
defaults write com.apple.finder AppleShowAllFiles -bool false
riavviare di nuovo il Finder
Un post che racchiude seicento e informatica, Della Osservanza militare letto su kindle
Backup
Backup del database di ExpressionEngine
Backup di tutti i file e cartelle di ExpressionEngine
Scaricare l'ultima versione di ExpressionEngine ed estrarla sul proprio computer
Caricare i nuovi file
Usare un programma FTP per caricare i seguenti file e cartelle sul nostro server
admin.php
index.php
system/
themes/
Caricare i file del backup
Ripristinare le modifiche effettuate ai seguenti file
admin.php
index.php
Ripristinare i seguenti file dal backup
system/expressionengine/config/config.php
system/expressionengine/config/database.php
Ripristinare le seguenti cartelle dal backup
system/expressionengine/language/
system/expressionengine/third_party/
system/expressionengine/templates/
themes/third_party/
Verificare i permessi dei file
Impostare i permessi su 666 ai seguenti file
system/expressionengine/config/config.php
system/expressionengine/config/database.php
Impostare i permessi su 777 alla seguente cartella
system/expressionengine/cache/ (e le rispettive sottocartelle)
Far partire l'Update Wizard
Inserire nell'URL del browser il percorso del file admin.php, per esempio http://www.esempio.it/admin.php
Seguire le istruzioni della pagina per aggiornare ExpressionEngine
Una volta finita l'installazione, eliminare questa cartella dal server
system/installer
Notizie aggiuntive per la versione 2.5.1
L'Update Wizard dà questo errore nella versione 2.5.1
A Database Error Occurred Error Number: 1054
Unknown column ‘ref_ip’ in ‘exp_comments’
ALTER TABLE `exp_comments` CHANGE `ref_ip` `ref_ip` varchar(45)
Filename: /www/HIDDEN/HIDDEN/system/expressionengine/modules/referrer/upd.referrer.php
Si risolve modificando il file
/system/expressionengine/modules/referrer/upd.referrer.php
alla linea 154, cambiando
'referrers',
in
'comments',
Nella nuova versione di Ubuntu 12.04, Precise Pangolin, può capitare che fin dall'avvio del cd live, all'opzione Avvio Ubuntu, questo rimanga con lo schermo nero e non prosegua con l'installazione. Bisogna riavviare e selezionare col tasto F6 una delle opzioni di avvio (acpi=off, noapic, ecc) finché non si avvia normalmente e si può proseguire con l'installazione. Alla fine di questa, però dopo il riavvio, si può ripresentare di nuovo il problema dello schermo nero, che si può risolvere come segue.
Nel grub invece di selezionare l'avvio normale, bisogna selezionare la modalità di ripristino, che che ci farà scegliere tra varie opzioni. Noi sceglieremo la shell di root, poi scriviamo
nano /etc/default/grub
e andiamo a modificare la linea
GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet splash"
aggiungendo acpi=off, o qualunque opzione ci abbia fatto partire l'installazione prima. La riga diventerà quindi, per esempio:
GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet splash acpi=off"
Salviamo, con Ctrl-O e poi Enter, e usciamo, con Ctrl-X.
Al ritorno alla shell aggiornamo il grub con
update-grub2
e riavviamo con
reboot
A questo punto potremmo avviare Ubuntu normalmente.