Togliere "(not Provided)" Dalle Parole Chiave Di Google Analytics

Togliere "(not provided)" dalle parole chiave di Google Analytics

Da più di un anno, ormai, se monitorate il vostro sito web con Google Analytics avrete notato un fastidiosissimo “(not provided)” tra le parole chiave nelle sorgenti di traffico. Ancor più fastidioso se la percentuale è molto alta ed è la prima parola chiave per numero di visite.

Ma cosa significa “(not provided)”?

Significa che Google non vuole fornirci le parole chiave che gli utenti del nostro sito hanno digitato per finire sul nostro sito.

Perché?

Perché tutti quei “(not provided)” sono in realtà gli utenti loggati in Google (Google+, Gmail, o qualunque altro servizio Google) che, effettuando una ricerca, sono finiti sul nostro sito. In pratica, se l’utente si logga, per esempio, su Gmail e nella stessa sessione effettuando una ricerca finisce nel nostro sito, non possiamo sapere cosa ha digitato per atterrarci.

Possiamo scoprire le parole chiave di “(not provided)”?

Sì e no. Nel senso che con il metodo seguente non riusciremmo a sapere le parole chiave ma le pagine di destinazione. Vediamo insieme come fare nel pannello di Google Analytics:

• andate su Amministrazione – Filtri;

Togliere "(not Provided)" Dalle Parole Chiave Di Google Analytics

• cliccate su “Nuovo Filtro”;

• inserite i seguenti parametri:

Termine della campagna: (.not provided.)

URI della richiesta: (.*)

Termine della campagna: np - $B1

Togliere "(not Provided)" Dalle Parole Chiave Di Google Analytics

• cliccate su Salva.

D’ora in poi tutti i visitatori loggati in Google non verranno buttati nel calderone del “(not provided)” ma divisi per pagine di destinazione. Certo, non è il massimo, ma sempre meglio che non sapere niente.

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Installare Craft CMS

È appena stata rilasciata la versione 1.0 di Craft, il nuovo CMS di Pixel and Tonic. Ecco come installarlo:

Scaricare l’ultima versione di CRAFT da http://buildwithcraft.com ;

scompattare il pacchetto;

aprire il file Craft/craft/config/db.php con un text editor:

mettere su ‘server’ il nome del server del database;

mettere su ‘user’ il nome dell’user MySQL;

mettere su ‘password’ la password dell’user MySQL;

mettere su ‘database’ il nome del database.

Salvare il file db.php;

posizionare la cartella Craft/craft nella root del nostro sito web (nel livello più alto di public_html);

posizionare il contenuto della cartella Craft/public in public_html;

rinominare il file htaccess in .htaccess;

cancellare il file web.config;

settare i permessi di craft/storage a 777;

andare su miosito.com/admin dove miosito.com è l’indirizzo del vostro sito web;

se tutto è stato configurato bene, dovreste vedere l’installer di Craft:

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create l’account di amministratore:

image

settate le impostazioni del sito:

image

cliccare su “Go to Craft” e sarete indirizzati al pannello di controllo.


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Qui i torrent ufficiali


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Nel grub invece di selezionare l'avvio normale, bisogna selezionare la modalità di ripristino, che che ci farà scegliere tra varie opzioni. Noi sceglieremo la shell di root, poi scriviamo

nano /etc/default/grub

e andiamo a modificare la linea

GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet splash"

aggiungendo acpi=off, o qualunque opzione ci abbia fatto partire l'installazione prima. La riga diventerà quindi, per esempio:

GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet splash acpi=off"

Salviamo, con Ctrl-O e poi Enter, e usciamo, con Ctrl-X.

Al ritorno alla shell aggiornamo il grub con

update-grub2

e riavviamo con

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Le librerie disponibili sono:

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